Sono molti gli appassionati della montagna anche nella sua bianca veste invernale che però non apprezzano la discesa sugli sci, magari perché da piccoli non hanno mai imparato e da adulti hanno paura di farsi male o perché non amano le code agli skilift ed alle seggiovie e le piste sempre affollate, oppure perché, soprattutto in questi ultimi anni di crisi economica, non hanno la possibilità di spendere tanti soldi.
L’alternativa più praticata è classicamente lo sci di fondo, che però implica il prendere qualche lezione e una certo bagaglio in fatto di fiato e muscoli. Da alcuni anni, tuttavia, si sta diffondendo l’uso delle racchette da neve (chiamate anche ciaspole o craspe) che presentano una serie di vantaggi che le stanno rendendo sempre più popolari: spesa per l’attrezzatura molto contenuta, godimento del paesaggio lontano dalle folle, escursioni modulabili sulle diverse capacità (anche i bambini si possono divertire passeggiando sulla neve), attività aerobica molto salutare.
Sulle montagne del Trentino molte sono le località turistiche che promuovono anche quest’attività, segnalando percorsi ed offrendo guide per le escursioni più impegnative. A S. Martino di Castrozza, per esempio, sono molti gli itinerari consigliati per ammirare l’incantevole paesaggio; fra questi c’è l’escursione guidata in Val Venegia, ai margini del bosco di abeti rossi di Paneveggio. Si parte da Passo Rolle, raggiungibile con skibus gratuito, si sale fino alla baita Segantini (con sosta per scattare fotografie) per poi scendere in Val Venegia, con sosta all’omonima malga, molto soleggiata; dopo la sosta si scende a Pian dei Casoni e si risale attraverso il bosco a Malga Juribello e poi, attraversando i pascoli, si raggiunge nuovamente Passo Rolle (5-6 ore in tutto).