Quando un appassionato di golf sceglie la meta delle proprie vacanze, la prima cosa che verifica è la presenza di un campo dove esercitare la sua passione. E, generalmente, deve rinunciare a qualcosa: alla bellezza del paesaggio, alle testimonianze storiche, a servizi di qualità o proprio alla sua partita a golf.
Scegliere di soggiornare ad Acaya, a due passi dal capoluogo salentino, coniuga la possibilità di rilassarsi in un luogo incontaminato nel cuore del Salento con l’opportunità di sperimentare le proprie capacità in uno dei campi da golf più curati e all’avanguardia di tutto il sud Italia.
Acaya: il fascino dei secoli lontani
Questa minuscola frazione di Vernole, a 10 km da Lecce, accoglie i visitatori con le sue possenti mura e il castello fortificato, adagiati nella quieta natura salentina.
Il suggestivo borgo medievale è uno degli ultimi esempi ben conservati di cittadella fortificata.
Costruito nel XVI secolo dalla famiglia Acaya, proprietaria del feudo, il borgo fu fortificato dall’ingegnere militare Gian Giacomo dell’Acaya, su suggerimento di Carlo V. La fortificazione si rese necessaria a seguito delle violentissime incursioni dei Saraceni, vero e proprio incubo delle popolazioni che abitavano le coste adriatiche del Tacco d’Italia. La cittadella fortificata ha pianta quadrata e i quattro angoli sono occupati dal castello e da tre imponenti bastioni, dotati di feritoie, sui quali è facile immaginare i soldati dell’epoca avvistare il nemico in avvicinamento.
Le mura, percorse da camminamenti, si stagliano contro il limpido cielo salentino, regalando l’illusione di essere stati catapultati in pieno Medioevo. Il silenzio, la quiete e il vento che fruscia fra gli ulivi concorrono a rendere Acaya il luogo perfetto per rilassarsi, fra passato e presente.
Golf fra ulivi secolari: l’Acaya Golf Club
Il presente di Acaya è ben rappresentato dall’Acaya Golf Club, progettato dal famoso Studio Americano, specialista del settore, Hurdzan-Fry.
Il campo da 18 buche disseminate lungo un percorso di ben 6 chilometri, presenta differenti gradi di difficoltà e assicura la possibilità di utilizzare tutti i 14 ferri e legni a disposizione del golfista più appassionato.
Per i fairways è stata scelta una bermuda americana che non ha difficoltà a crescere folta anche alle temperature estremamente variabili del Salento.
Questo tipo di erba garantisce la superficie migliore per la palla, permettendo in ogni situazione la possibilità di effettuare colpi precisi e puliti.
Ai lati del fairway, ben quattro tipi di festuca sono state lasciate libere di crescere e ondeggiare nel vento salentino.
Per il green, si è deciso per un misto di agrostidi stolonifere palustris, una varietà che assicura il doppio di steli nel manto erboso, rispetto quella utilizzata nella maggior parte dei campi da golf. Tutta l’area è costantemente irrigata grazie a una complessa opera di ingegneria idraulica, che permette l’approvvigionamento anche nella stagione più secca.
Per conservare l’acqua e averla sempre a disposizione sono stati creati laghetti, ruscelli e cascate, che contribuiscono a regalare all’Acaya Golf Club la sua unicità. Gli specchi d’acqua sono visibili dalla maggior parte delle buche, costituendo, a volte, dei veri e propri ostacoli da superare. Nei pressi delle buche 11 e 12 si rimane, addirittura, senza fiato davanti allo spettacolo offerto dalla meravigliosa cascata.
L’Acaya Golf Club garantisce il massimo divertimento e relax a tutti, giocatori esperti e neofiti. L’importante è studiare con attenzione le parabole di tiro, tenendo in debito conto la presenza del vento. Nel Salento il vento è una costante. Imparare a conviverci è un’arte tutta da imparare.