Vacanze in Trentino, ecco 3 mete da non perdere

Vacanze in Trentino, ecco 3 mete da non perdere

Il Trentino e tutto il suo territorio rappresenta il luogo adatto per coloro che amano il contatto diretto con la natura, i corsi d’acqua, l’aria pulita e i grandi spazi aperti, sia durante il periodo invernale sia in estate.

È difficile individuare una singola località dove poter soggiornare e sono davvero tanti gli itinerari da seguire durante il proprio viaggio. Chi preferisce i laghi, ad esempio, può scegliere quelli di Levico, Caldonazzo o il famosissimo lago di Garda, dove poter praticare windsurf, vela, trekking, vie ferrate o arrampicate.

Se si vuole vivere in totale relax, ci sono le terme di Comano con servizi e strutture adatte per le più diverse esigenze. Non può mancare, poi, una visita a Trento e al suo centro storico, alla ricerca di souvenir particolari e oggetti dell’artigianato locale.

Eppure, al di là dei luoghi più famosi e frequentati dai turisti, ce ne sono altri meno noti e, forse, non sempre citati sulle guide che vale davvero la pena di scoprire durante il proprio soggiorno in Trentino. Ecco alcuni suggerimenti.

Val di Cembra e il sentiero di Dürer

La bellezza della Val di Cembra fu particolarmente apprezzata dal pittore tedesco Albrecht Dürer che nel 1494, dovendosi recare a Venezia attraversò questi luoghi e li dipinse nei suoi famosi acquerelli.

Egli seguì un itinerario antico che passava per i piccoli centri abitati di Faver e Cembra, arrivava al Castello di Segozzano e lambiva le piramidi di terra, alte fino a 20 metri. Il Dürer Weg, il sentiero di Dürer, può essere ripercorso anche oggi e rappresenta una delle mete imperdibili per chi ama trascorrere il tempo alla scoperta di antichi e poco esplorati tesori. La passeggiata non è troppo impegnativa e si snoda attraverso otto tappe.

Dal borgo di Klosterle attraversa un ponte in pietra di epoca romana, arriva ad un vecchio mulino, passa per un bosco di faggi, costeggia il lago Santo e arriva al castello medievale e alle piramidi di terra che, secondo la leggenda, sarebbero folletti pietrificati. Nel percorrere questo sentiero non si può fare a meno di ammirare il giardino terrazzato sulla vallata formata dal fiume Avisio, che corre per trentadue chilometri. Qui si coltivano i vigneti del famoso ed elegante vino Trentino DOC Müller Thurgau.

Castello di Besenello

Castel Beseno

Besenello è un paese ubicato tra Trento e Rovereto e sulle sue colline domina il Castello Beseno, il complesso fortificato più ampio della provincia. Di origine medievale, aveva scopi difensivi, anche in considerazione della sua posizione strategica, che permetteva di controllare un vasto territorio. Nei secoli successivi fu modificato e ora presenta un tipico aspetto di fortezza rinascimentale, con bastioni appositamente costruiti per l’utilizzo di armi da fuoco.

La visita inizia da Campo dei Tornei, per proseguire verso Piazza Grande e Palazzo Comitale, fino alla Corte d’Onore. Qui si affacciano palazzi e costruzioni tipiche della vita quotidiana, come le cucine, le cantine, i pozzi e i forni. Il Castello Beseno è conosciuto per essere teatro di importanti rievocazioni storiche.

A inizio agosto si tiene la manifestazione “Il mestiere delle armi”, che attira visitatori da ogni parte; a fine luglio c’è la ricostruzione dei campi di battaglia cinquecenteschi con accampamenti di soldati e armi, e ogni fine settimana estivo si svolgono rappresentazioni differenti, con decine di figuranti.

Altopiano di Pinè e il suo santuario

Circondati dalle cime del Lagorai che si specchiano nei laghi Serraia e Piazze, ci sono Pinè e Bedollo, i due più importanti centri abitati dell’altopiano di Pinè.

In questi luoghi si trova il Santuario di Montagnana di Pinè, importante centro di devozione mariana in Trentino, dove ogni anno si recano migliaia di pellegrini. Nel 1648 c’era già una cappella dedicata a Sant’Anna che fu trasformata nella struttura odierna dopo una serie di apparizioni della Madonna alla pastorella Domenica Targa, nei primi anni del Settecento.

Il Santuario contiene dipinti e arredi di elevato pregio; seguendo un percorso segnato da sculture bronzee che rappresentano i Misteri Gaudiosi del Rosario si giunge al monumento del Redentore con una scala santa del tutto simile a quella presente a Roma. Sui ventotto gradini sono posizionati sacchetti di sabbia che provengono da luoghi della Terra Santa.

Dal Santuario partono dei bellissimi percorsi di spiritualità tra la natura che arrivano al Santuario della Madonna (a Segonzano) e incontrano panorami mozzafiato e antichi luoghi di culto.

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