La stagione appena conclusa ha confermato i dati che vogliono il capoluogo siciliano come capitale italiana del gusto.
L’estate 2011 ha visto una ripresa del connubio Sicilia Vacanze, con la riconquista del podio da parte dell’isola con in testa proprio la città di Palermo.
Questo dato segue il trend affermatosi nel resto d’Italia che ha visto le città d’arte guadagnare terreno sulle località balneari, che comunque si dividono saldamente la fetta più grossa del mercato turistico.
Proprio Palermo ha visto crescere esponenzialmente il numero di visitatori rispetto agli scorsi anni, e al di là delle indubbie proposte storico-artistiche che la città offre, una delle ragioni principali che ha spinto il turista a raggiungere il capoluogo è stato il richiamo gastronomico.
Questo dato può essere anche preso a parziale giustificazione dell’aumento delle richieste di bed and breakfast Palermo nei pressi dei mercati storici come Ballarò e Capo, veri e propri crogiuoli di delizie culinarie.
La cucina mediterranea, si sa, ha estimatori in tutto il mondo, ma il dato sorprendente è che proprio gli italiani sembrano essere i maggiori cultori della cucina siciliana.
La classifica dei piatti più ricercati dai turisti in visita a Palermo fornisce ancora ulteriori sorprese: i primi piatti si classificano solo al terzo posto con il 22,5% delle preferenze. Tra questi, domina la “pasta con le sarde“.
Al secondo posto, soprendentemente si piazza lo “street food” palermitano, con il 25%. Superato un’iniziale scetticismo, il cibo da strada sembra fare sempre più proseliti, attirati dagli odori e dai profumi provenienti dai vari angoli della città. In questa mini classifica, dominano come prevedibile le “arancine“, segue il “pane con la milza” (pane ‘ca meusa), forse il più tipico dei cibi palermitani, e lo sfincione, una sorta di pizza con pasta più spessa e condita solo da pomodoro, acciughe, cipolla e cacio cavallo.
Al primo posto, nessuna sorpresa: la pasticceria palermitana fa il vuoto alle sue spalle, con il 33% dei consensi.
D’altra parte, basta guardare le vetrine delle pasticcerie del centro per restare incantati di fronte al tripudio di colori e forme che questa vera e propria arte gastronomica concede allo sguardo dei passanti. La cassata siciliana, con la sua glassa zuccherina verde e bianca e la frutta candita a disegnare coreografie. Naturalmente, anche i cannoli siciliani meritano una menzione, utilizzati anche in vari film come simbolo della “sicilianità”.