Tra orari, coincidenze, biglietti, affollamento, non sempre prendere la metro o l’autobus risulta conveniente. Per questo motivo vi proponiamo un metodo alternativo, che vi farà risparmiare il sovraffollamento, lo stress degli orari e dello stare sempre all’erta da eventuali malintenzionati, e che allo stesso tempo vi permette di visitare la città eterna in soli 3 giorni… il taxi!

Prendendo il taxi vi potrete spostare da un luogo all’altro della città in totale comodità, senza dovervi preoccupare di correre dietro ad orari e biglietti e godendovi solo la vista dei monumenti e dei paesaggi della splendida Roma. L’importante è affidarsi a taxi con regolare licenza, a tal proposito, una ditta alla quale ci si può rivolgere con estrema sicurezza è Samarcanda Taxi.

Passiamo quindi all’itinerario di viaggio di tre giorni a Roma!

Primo giorno

I nostri 3 giorni iniziano da Piazza del Popolo, con l’obelisco che attira subito l’attenzione, le fontane e le chiese, nelle quali è possibile ammirare dipinti del Caravaggio e affreschi del Pinturicchio. Si procede in piazza di Spagna, famosa per la scalinata di Trinità dei monti, per poi andare alla celeberrima fontana di Trevi, una delle più grandi di Roma, dopo la quale si visita il Pantheon, in origine tempio per poi essere convertito a basilica cristiana, che con la sua magnifica cupola conquista ogni anno milioni di turisti. Si passa infine da piazza Navona, simbolo della Roma barocca, e dal Campo dè fiori, una piazza sede di un mercato caratterisco e pittoresco, nonché ritrovo di molti giovani e turisti nelle ore notturne grazie ai numerosi pub e locali.

Secondo giorno

Si inizia dai Musei Vaticani, nei quali la magnifica Cappella Sistina e gli affreschi realizzati da Michelangelo e Raffaello sono solo alcune tra le opere da poter ammirare. Si può procedere verso Piazza San Pietro, antistante alla basilica omonima. La fine di questa seconda giornata si conclude a Castel Sant’Angelo, anche detto Mausoleo di Adriano. Dopo questa giornata densa di impegni ci si riposa per ripartire pronti e godersi le meraviglie dell’ultimo giorno.

Ultimo giorno

Si inizia dal celeberrimo Colosseo, che non ha bisogno di presentazioni, per poi proseguire verso i Fori Imperiali, che collegano l’Anfiteatro Flavio (Colosseo) a Piazza Venezia, ai piedi del Campidoglio. Si può proseguire per Via del Corso, una nota strada storica del centro di Roma.
Infine, per concludere in bellezza questi tre giorni, una visita a Villa Borghese, che con il suo verde lussureggiante è in grado di conquistare gli animi di chiunque.

In 3 giorni quindi è possibile visitare i monumenti più importanti di Roma, e proprio per evitare lo stress e l’affollamento è meglio affidarsi ad una seria compagnia di taxi, come Samarcanda, il servizio di taxi Roma con circa 350 soci. Un valore aggiunto è che nei taxi è possibile collegarsi gratuitamente al wi-fi.

Inoltre, Samarcanda offre un pratico servizio di City tour. Ne propone di vari tipi per tutte le esigenze. C’è la possibilità di scegliere il tour che più si adatta alle proprie esigenze e ai propri gusti e ai propri tempi. Ci sono opzioni per godersi il tour anche di notte, per scoprire la bellezza della città illuminata dalle luci notturne.

Scegliere quindi un taxi affidandosi a Samarcanda è sempre un’ottima idea, poiché sono in grado di trovare una soluzione a qualsiasi tipo di esigenza!

Per maggiori informazioni visitare il sito: https://065551.it

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È difficile individuare una singola località dove poter soggiornare e sono davvero tanti gli itinerari da seguire durante il proprio viaggio. Chi preferisce i laghi, ad esempio, può scegliere quelli di Levico, Caldonazzo o il famosissimo lago di Garda, dove poter praticare windsurf, vela, trekking, vie ferrate o arrampicate.

Se si vuole vivere in totale relax, ci sono le terme di Comano con servizi e strutture adatte per le più diverse esigenze. Non può mancare, poi, una visita a Trento e al suo centro storico, alla ricerca di souvenir particolari e oggetti dell’artigianato locale.

Eppure, al di là dei luoghi più famosi e frequentati dai turisti, ce ne sono altri meno noti e, forse, non sempre citati sulle guide che vale davvero la pena di scoprire durante il proprio soggiorno in Trentino. Ecco alcuni suggerimenti.

Val di Cembra e il sentiero di Dürer

La bellezza della Val di Cembra fu particolarmente apprezzata dal pittore tedesco Albrecht Dürer che nel 1494, dovendosi recare a Venezia attraversò questi luoghi e li dipinse nei suoi famosi acquerelli.

Egli seguì un itinerario antico che passava per i piccoli centri abitati di Faver e Cembra, arrivava al Castello di Segozzano e lambiva le piramidi di terra, alte fino a 20 metri. Il Dürer Weg, il sentiero di Dürer, può essere ripercorso anche oggi e rappresenta una delle mete imperdibili per chi ama trascorrere il tempo alla scoperta di antichi e poco esplorati tesori. La passeggiata non è troppo impegnativa e si snoda attraverso otto tappe.

Dal borgo di Klosterle attraversa un ponte in pietra di epoca romana, arriva ad un vecchio mulino, passa per un bosco di faggi, costeggia il lago Santo e arriva al castello medievale e alle piramidi di terra che, secondo la leggenda, sarebbero folletti pietrificati. Nel percorrere questo sentiero non si può fare a meno di ammirare il giardino terrazzato sulla vallata formata dal fiume Avisio, che corre per trentadue chilometri. Qui si coltivano i vigneti del famoso ed elegante vino Trentino DOC Müller Thurgau.

Castello di Besenello

Besenello è un paese ubicato tra Trento e Rovereto e sulle sue colline domina il Castello Beseno, il complesso fortificato più ampio della provincia. Di origine medievale, aveva scopi difensivi, anche in considerazione della sua posizione strategica, che permetteva di controllare un vasto territorio. Nei secoli successivi fu modificato e ora presenta un tipico aspetto di fortezza rinascimentale, con bastioni appositamente costruiti per l’utilizzo di armi da fuoco.

La visita inizia da Campo dei Tornei, per proseguire verso Piazza Grande e Palazzo Comitale, fino alla Corte d’Onore. Qui si affacciano palazzi e costruzioni tipiche della vita quotidiana, come le cucine, le cantine, i pozzi e i forni. Il Castello Beseno è conosciuto per essere teatro di importanti rievocazioni storiche.

A inizio agosto si tiene la manifestazione “Il mestiere delle armi”, che attira visitatori da ogni parte; a fine luglio c’è la ricostruzione dei campi di battaglia cinquecenteschi con accampamenti di soldati e armi, e ogni fine settimana estivo si svolgono rappresentazioni differenti, con decine di figuranti.

Altopiano di Pinè e il suo santuario

Circondati dalle cime del Lagorai che si specchiano nei laghi Serraia e Piazze, ci sono Pinè e Bedollo, i due più importanti centri abitati dell’altopiano di Pinè.

In questi luoghi si trova il Santuario di Montagnana di Pinè, importante centro di devozione mariana in Trentino, dove ogni anno si recano migliaia di pellegrini. Nel 1648 c’era già una cappella dedicata a Sant’Anna che fu trasformata nella struttura odierna dopo una serie di apparizioni della Madonna alla pastorella Domenica Targa, nei primi anni del Settecento.

Il Santuario contiene dipinti e arredi di elevato pregio; seguendo un percorso segnato da sculture bronzee che rappresentano i Misteri Gaudiosi del Rosario si giunge al monumento del Redentore con una scala santa del tutto simile a quella presente a Roma. Sui ventotto gradini sono posizionati sacchetti di sabbia che provengono da luoghi della Terra Santa.

Dal Santuario partono dei bellissimi percorsi di spiritualità tra la natura che arrivano al Santuario della Madonna (a Segonzano) e incontrano panorami mozzafiato e antichi luoghi di culto.

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A Lecce lo stile barocco si è diffuso durante la dominazione spagnola e ha lasciato tracce del suo passaggio in tutto il centro storico, dove si possono ammirare bellissimi palazzi e chiese realizzati con la pietra leccese, famosa per essere soffice e compatta allo stesso tempo.

Per vivere una vacanza a Lecce, ci sono diverse tipologie di strutture ricettive: b&b, case vacanze, residence o Hotel, come ad esempio l’Hotel Zenit Salento.

In base alle diverse esigenze, si avrà la possibilità di trovare sicuramente la soluzione più congeniale.

Il centro storico e le bellezze architettoniche

Attraverso Porta Napoli, costruita nel XVI secolo in onore di Carlo V, si entra nel centro storico di Lecce. Lungo la strada si possono visitare due delle chiese più belle: la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza e la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. La magnificenza delle chiese è una delle caratteristiche principali di Lecce, che possiede ben 40 edifici religiosi che raccontano attraverso l’arte, le tante epoche storiche vissute.

Camminando per le vie del centro si arriva a Via Umberto I, dove si staglia davanti agli occhi dei turisti uno dei simboli di Lecce, la Basilica di Santa Croce. La struttura ha una facciata spettacolare, adornata di bassorilievi e allegorie ed è uno dei più grandi complessi strutturali storici della città.

Per gli appassionati di natura e giardini, vicina alla Piazza di Sant’Oronzo, c’è la Villa Comunale, un piacevole ritrovo per fare una pausa durante le visite turistica.

La piazza principale di Lecce è Piazza Sant’Oronzo, punto d’incontro da sempre, diventando un salotto abbellito dai famosi mosaici barocchi. In passato, la piazza era il centro commerciale della città, con la presenza di mercanti e numerosi negozi, per questo era chiamata Piazza dei Mercanti.

Altro punto focale è Piazza Duomo, dove sorge il Duomo della Santa Maria Assunta, risalente all’anno mille, poi ristrutturato nei secoli successivi.

Passeggiando tra le meraviglie da Lecce

Uno dei siti archeologici da visitare è l’Anfiteatro Romano, realizzato nel II secolo, ed è la testimonianza più rilevante lasciata dalla civiltà romana a Lecce. La struttura è stata sepolta completamente a causa di frequenti terremoti, solo nel XX secolo ne è stata riportata alla luce una parte. La parte mancante è ancora nel sottosuolo. L’edificio era composto da colonne di tufo sormontate da arcate.

La visita all’Anfiteatro va prenotata in anticipo e il costo del biglietto d’entrata è economico. Sempre relativo all’ epoca romana, merita una visita anche il Museo Provinciale, il più importante del capoluogo. Situato in Via Gallipoli, il museo è ad entrata libera, chiuso alla domenica pomeriggio, ospita anche una grande varietà di reperti riguardanti la civiltà greca. Continuando nella scoperta della città pugliese, un altro edificio storico da visitare è il Castello di Carlo V.

Il complesso sorge vicino a Piazza Sant’Oronzo, in passato aveva una funzione difensiva nei riguardi della città, oggi è sede del Dipartimento dei Beni Culturali del comune leccese. Per questo spesso ospita eventi culturali, manifestazioni e spettacoli. Un divertente modo per scoprire le bellezze di Lecce è fare un giro sul trenino turistico che passa per le vie del centro e che è dotato di una guida che racconta le curiosità storiche legate alla città.

Prelibatezze culinarie e piatti tipici leccesi

Un buon motivo per visitare Lecce è il cibo, la cucina salentina ha tanti piatti tipici. Le spezie dell’area mediterranea rendono questi piatti davvero speciali, arricchendone i sapori. Tra i piatti tradizionali c’è la Puccia, un tipo particolare di pane impastato con olive nere. I dolci sono quasi tutti a base di pasta di mandorle e, in quanto al vino, come non menzionare il famoso Negramaro, vino rosso salentino.

Nel grazioso centro città c’è una grande offerta di ristorantini e trattorie dove deliziarsi con la cucina pugliese.

Vacanze al mare vicino Lecce

Stando a Lecce, si può approfittare delle stupende spiagge nelle sue vicinanze. La spiaggia più vicina, distante solo una ventina di minuti, si trova a San Cataldo. Andando verso nord, si trovano le spiagge di Frigole e Spiaggiabella e offrono una varietà di stabilimenti balneari o di spiagge ad ingresso libero.

La città ha il ritmo tipico del sud Italia, un’esperienza da fare assolutamente, magari portando a casa oltre ai ricordi anche qualche souvenir in cartapesta, lavorata a mano nelle botteghe artigiane.

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Particolarmente indicata anche per chi vuole divertirsi, con innumerevoli attrazioni per i più giovani, oltre a diverse discoteche e tanti lidi sulla spiaggia che propongono feste ed eventi. Non è un caso infatti che Jesolo sia una delle città italiane più turistiche, con milioni di visitatori e turisti che arrivano d’estate, quasi al pari con Rimini e Riccione.

Si trova in Veneto e si affaccia sul Mare Adriatico, qui vi aspetteranno grandi distese di sabbia, lunghe camminate in acqua e movida notturna al top !

Il mare e la spiaggia

Il mare di Jesolo è molto pulito (bandiera blu da oltre dieci anni), il clima è di tipo mediterraneo e vi permetterà di abbronzarvi e rilassarsi in acqua. La particolarità è che bisogna camminare molto per trovare l’acqua profonda e quindi potrete godere di lunghe passeggiate in acqua.

La spiaggia è immensa : si sviluppa per 15 chilometri lungo la costa ed è grandissima, dotata dei più moderni stabilimenti balneari, pensate che ci passano anche i fuoristrada delle forze dell’ordine e sono presenti delle stazioni dove presidiano bagnini e assistenti sanitari (nel caso ce ne fosse bisogno). Somiglia alla spiaggia del famoso telefilm “Baywatch”. Consigliato Lido di Jesolo, piccola frazione con accesso al mare, splendide spiagge e centro pieno di negozi, ristoranti, hotel, banche e molto altro.

La movida

Ovviamente a Jesolo non si va solo per il mare e per il sole, ma soprattutto per la movida notturna. Famosa per le sue discoteche, per i locali e per le feste “on the beach”, Jesolo propone molti eventi e divertimento assicurato. Impossibile non citare la famosa discoteca “Il Muretto”, celebre locale con oltre 50 anni di storia, che da sempre ospita artisti internazionali.

Un po’ più turistica e forse “alla portata” è il “Vanilla Club”, dove tutte le sere troverete DJ set con i migliori artisti del panorama nazionale. In alternativa potreste puntare sui Beach Bar, ce ne sono di diversi tipi, tutti offrono degli ottimi cocktail da sorseggiare sulla spiaggia e della buona musica. Tra questi c’è “La Capannina”, “La Terrazza” e “La duna”.

Per i più intraprendenti c’è invece il topless bar “Maxim”. Qui troverete decine di spogliarelliste, palchi per lapdance e spettacoli “hot”.

Il cibo

A Jesolo potreste aspettarvi ristoranti turistici e cibo scarso, ma non è sempre così. Molti ristoranti del centro propongono menù a prezzo fisso tutti i giorni e piatti “a la carte” sempre freschi e gustosi. Non sono eccessivamente costosi e risultano accessibili.

Ovviamente trovandovi sul mare, non potete non assaggiare dei piatti di pesce, puntate sulle seppioline, i polipetti e lo spiedo di anguille. Da provare anche il “Broeto”, piatto tipico dei pescatori, la zuppa di pesce e anche le “Sarde in saor” ovvero sardine fritte lasciate macerare insieme alla cipolla.

Se volete assaggiare questi piatti vi consigliamo la zona del porto di Cortellazzo, troverete i migliori ristoranti della città.

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Difficilmente troverete una città di questo tipo, di rara bellezza, è da lì che comincia la famosa costiera amalfitana, probabilmente uno dei luoghi più belli al mondo. Tipica la strada che costeggia la costiera, dove passando avrete la possibilità di ammirare tutta la sua bellezza. Natura incontaminata e mare limpido e pulitissimo, fanno di Amalfi una meta molto ricercata. Presente anche una cattedrale costruita nel  periodo di dominazione arabo-normanna, con una facciata a righe tipica dello stile bizantino.

Stiamo parlando della cattedrale di Sant’Andrea, assolutamente da visitare. E’ un continuo Sali e scendi per le strade della città, con fantastici scorci da ammirare e vicoli perfettamente conservati nel tempo dove passeggiare.

Il mare e la spiaggia

Se vi trovate ad Amalfi, potrete optare per la spiaggia “Marina Grande” e la “Spiaggia del Duoglio”. Entrambe molto frequentate, soprattutto dai giovani, dove di giorno potrete trovare relax e tranquillità, mentre dopo il tramonto potrete frequentare la movida amalfitana con dj-set sulla spiaggia e divertimento assicurato. Oltre Amalfi, potrete visitare i paesini che la seguono, lungo la costiera.

La spiaggia di Atrani è una delle più spettacolari, divisa in due dalla foce del Dragone, vi ritroverete in un luogo panoramico con costruzioni storiche a ridosso del mare. A Ravello invece potrete trovare la spiaggia nascosta, accessibile solo da alcune scalinate che cominciano a scendere partendo dal centro del borgo.

Ma una delle spiagge più belle è sicuramente quella di Cetara, dove troverete un castello sul mare a farvi compagnia, spiaggia fine e mare azzurro. Tutti questi luoghi sono caratterizzati dalla presenza di grotte, molto suggestive, vi lasceranno senza fiato.

La movida

La vita notturna, o meglio la movida, è possibile anche in questi luoghi incontaminati. Sono numerosi i lidi presenti, dove ascoltare buona musica sorseggiando un drink, magari in orario di aperitivo.

Segnaliamo anche l’aperitivo sulla spiaggia “Marina Grande”, ma soprattutto di fare un giro a Positano. E’ qui che vi consigliamo di trascorrere la vostra vita mondana tra ristoranti di classe, bar e discoteche come la “Music on the Rocks” situata sulla “Spiaggia Grande” di Positano.

Ma la storia della night life amalfitana passa sicuramente dal “Night Club L’Africana”, a Praiano, un club costruito direttamente in una grotta quasi a livello del mare. Una location così bella, suggestiva e divertente non la troverete da nessun’altra parte in Costiera.

Il cibo

Sul cibo, Amalfi e la sua costiera sono una certezza. Tanti i piatti tipici e gustosi che potrete assaggiare come il risotto al limone (quelli della costiera sono molto pregiati) , le alici di Cetara, i totani con patate, le melanzane al cioccolato e molti altri. Di solito la cucina amalfitana si differenzia da quella partenopea, e si propone come una tipologia a parte. Da non farvi scappare il limoncello, tipico della zona, e forse il più buono in assoluto. Da provare anche gli scialatielli all’amalfitana, le zeppole e la torta caprese.

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Molto vicina alla città di Palermo, Cefalù è conosciuta per le sue spiagge e per il bellissimo mare, oltre ovviamente a tutte le bellezze artistiche della città, assolutamente da visitare. Proprio per questo motivo, qui sono stati girati diversi film ed ogni anno la città accoglie numerosi turisti che vogliono visitarla. Il cibo è ottimo e sul lungomare potrete trovare dei ristorantini di pesce che vi faranno impazzire. Provare per credere.

Il mare e la spiaggia

Cefalù possiede numerose spiagge e calette, spesso differenti tra loro. La più famosa è sicuramente “Lido di Cefalù”, luogo di ritrovo per giovani e turisti, dalle acque limpide e dalla sabbia dorata. Perfetto per godere il panorama e la natura, di notte si trasforma in un luogo dove la movida prende il sopravvento e si protrae fino all’alba fra cocktail e dj-set.

Differente la “Caldura”, una spiaggia formata da ghiaia con acque azzurre e molto limpide, troverete anche numerosi frammenti di scogli e rocce. Una fra le più frequentate è invece la spiaggia delle “Salinelle” dove lidi e stabilimenti balneari fanno da padrone, possibile noleggiare attrezzature per windsurf. Infine, troverete “Capo Playa”, una distesa di sabbia e ciottoli dove il mare diventa subito profondo. Molto esposta ai venti, è l’ideale per chi vuole praticare il windsurf.

L’arte e i monumenti

Il primo da citare è il fantastico duomo di Cefalù. La cattedrale normanna presenta delle torri “gemelle” che si ergono ai lati, e dei grandissimi archi nella parte centrale. Il tutto è corredato si splendida vegetazione tra cui delle bellissime palme che creano un effetto ottico molto bello da ammirare. Assolutamente da non perdere.

Se proseguite verso il promontorio, imbatterete sicuramente nei resti della Torre di avvistamento, una costruzione che in passato serviva per avvistare e respingere i nemici che arrivavano dal mare. Sempre dal promontorio è possibile vedere la Cinta Muraria Megalitica. Oltre questi luoghi d’interesse storico-culturale, troverete in città numerose chiese, basiliche, antichi luoghi di culto e numerosi palazzi storici.

Il cibo

A Cefalù troverete la tipica cucina siciliana che fa largo uso di spezie ed odori. Quindi potrete assaggiare del pane con semini di sesamo, salsicce con semi di finocchietto selvatico, sarde alla beccafico (sarde con pan grattato, uvetta e pinoli), la caponata di melanzane (cucinate con sugo agrodolce, olive, capperi e sedano), i cannoli, e tutto ciò che è legato alla cucina siciliana.

Segnaliamo lo street food che risulta molto gustoso e assolutamente da provare, tra questi segnaliamo le famose arancine, ovvero delle polpette di riso ripiene di ragù di vitello, croccanti all’esterno. Altri street food da provare sono il panino con le panelle (triangolini di farina di ceci), il panino con la meusa (interiora) e lo sfincione (tipica pizza/focaccia palermitana). Qui si producono vini di alta qualità e spesso troverete del pesce freschissimo. La pesca e l’agricoltura sono le due attività principali riguardanti l’economia della città.

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Santa Teresa di Gallura è un paesino di poco più di 5.000 abitanti, una rigogliosa meraviglia che ci regala la regione, dove il mare è la principale fonte di attrazione perché difficilmente se ne vedono di simili. Le distese di spiagge bianche ed un’acqua color blu cobalto sfumato con vari tipi di azzurro e bianco, uno spettacolo che a vederlo fa quasi venire i brividi.

Ma Santa Teresa di Gallura non è solo mare, infatti questo paesino rappresenta uno dei principali punti di riferimento della movida sarda, con numerosi locali e discoteche che pullulano in tutta la zona.  

Il mare e la spiaggia

Una delle più famose e frequentate spiagge di Santa Teresa di Gallura è quella di Rena Bianca, l’immensa distesa di sabbia bianca finissima e la lunghissima riva del mare fa di questo un luogo adattissimo per i bambini, anche per i più piccoli. Sin dagli anni ’80, questa spiaggia è stata dichiarata Bandiera Blu della FEE, grazie anche al facile accesso per persone disabili.

Se invece preferite la tranquillità da condividere con poche persone, potrete rifugiarvi nella splendida baia di Lu Pultiddolu, circondati solo dalla rigogliosa vegetazione e da un mare bellissimo. Non potrete inoltre non visitare Cala Spinosa, una delle spiagge più pittoresche della Sardegna, una maestosità di collinette di granito che colorano la cala e il mare di un blu dipinto di blu che diventa sempre più blu. Consigliatissimo!

La movida

Santa Teresa di Gallura però, non offre solo meravigliosi panorami suggestivi e coinvolgenti dove rilassarsi, ma anche tanta movida notturna per i giovani che amano il divertimento. Una delle discoteche più celebri e frequentate della zona è certamente Estasi’s Disco, che ospita ogni anno tantissimi dj e artisti internazionali in un locale pieno di gente che fa festa sino all’alba.

Se invece non amate il frastuono ma vi piace stare insieme agli amici e bere buoni cocktail, potrete recarvi al Port Royal Pub, uno dei locali più caratteristici e ricercati del paese, e inoltre si trova sul mare.   

Il cibo

Come in tutta la Sardegna, state certi che il cibo non mancherà, con pietanze tipiche sarde e nuovi sapori da gustare sempre con prodotti di prima qualità e artigianali. Santa Teresa di Gallura si trova circondato dal mare, perciò i migliori piatti da provare saranno sicuramente a base di pesce a km 0.

I ristoranti del paesino si occupano però di fornire al cliente ogni piatto tipico che rende famosa la Sardegna nel mondo, ovvero i ravioli e la zuppa alla gallurese, la fregola ai frutti di mare, i culurgiones, gli spaghetti ai ricci e, ovviamente il porceddu, il famoso maialetto sardo arrostito. Da provare assolutamente è il Pane Lu Coccu fatto a mano, che rappresenta una tradizione che in Sardegna si tramanda di generazione in generazione.

Un tipico pane della regione della forma di una mezzaluna, croccante fuori, morbido dentro, una delizia da leccarsi i baffi. 

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La storia di questa frazione, zona o località (decidete voi come chiamarla!) è molto interessante. All’inizio del 900’ il comune di Cervia cedette ad una società milanese un’intera zona rimasta incolta e inutilizzabile, con l’intento però di costruire ville, alberghi, stabilimenti balneari e di conseguenza farla diventare una località turistica rinomata. E così fu.

Venne chiamata Milano Marittima proprio per il forte legame con l’ambiente milanese. Moderna, funzionale e tecnologica, offre sole, mare e tanto divertimento.

Il mare e la spiaggia

Bandiera Blu da quasi 25 anni, il mare di Milano Marittima è pulito e perfetto per rilassarsi e goderselo appieno. In alcune zone faticherete a trovare il largo (ottimo per lunghe passeggiate in acqua), mentre in altre troverete l’acqua profonda molto prima (perfetto per un bagno).

La spiaggia è la vera star, lunga chilometri e totalmente ricoperta da segnale wi-fi, presenta moltissimi stabilimenti balneari attrezzati  e casse audio lungo tutta la spiaggia che vi terranno compagnia con della buona musica. E’ una località perfetta per i più giovani. Da tenere in considerazione le feste sulla spiaggia con dj-set, sia per aperitivo e sia in “notturna”.

In alternativa potreste puntare sul famoso torneo di Beach Soccer organizzato tutti gli anni e la splendida rassegna di castelli di sabbia (con numerosi artisti e professionisti della sabbia).

La movida

A Milano Marittima regna il divertimento. Qui potete trovare alcune delle più famose discoteche italiane come Villa Papeete, protagonista tutte le estati con la partecipazioni dei migliori DJ al mondo e tantissimi clubbers in arrivo da tutta l’Europa. Degno di nota anche il Pineta, anch’esso uno dei migliori club d’Italia con artisti di fama internazionale. Nelle vie del centro, prendendo la famosa rotonda come riferimento, potete scegliere la strada con discoteche e street bar.

I locali propongono ottimi cocktail, buona musica e serate indimenticabili. Troverete diversi tipi di serate e di musica, dal reggaeton alla techno, dall’hip-hop al revival. Schiuma party e altre feste a tema sono all’ordine del giorno. Di fianco questa strada potrete trovare quella dei negozi e quella dei ristoranti e bar.

Il cibo

Sul cibo non c’è da scherzare, proprio come per la movida. Qui troverete la cucina romagnola, una delle migliori in Italia. Attenzione però a dire che i romagnoli sono emiliani, potrebbero scaturire dei battibecchi. Così come per la piadina. In giro per tutta la riviera troverete dei piccoli chioschetti dove poter gustare l’originale Piadina Romagnola. Un disco di pasta (simile a quella per la pizza) da farcire a piacimento e richiuderlo poi a forma di mezzaluna.

E’ lo street-food della zona, la piadina classica è farcita con prosciutto crudo, squacquerone, rucola. Il crescione è una variante della piadina. Poi, troverete dei primi eccezionali come gli Strozzapreti, i Cappelletti e i Maltagliati.

Il pesce spesso si trova fresco mentre per la carne troverete i migliori affettati della penisola : prosciutto crudo, prosciutto cotto, mortadella e così via.

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Questo perché in molti conoscono la Basilicata solo come una macchia colorata sulla cartina geografica, mentre questa è in realtà una Regione che ha tantissimo da offrire per arte, cultura e natura. Specialmente negli ultimi anni sono stati molti i fattori che hanno portato alla ribalta questa piccola regione del sud Italia che ha solo 600mila abitanti sparsi su un territorio tutto da scoprire, che offre a viaggiatori da tutto il mondo dei veri e propri gioielli.

Matera

Fino a più della metà del secolo scorso, il Capoluogo lucano era considerato come “la vergogna del sud”, poiché il vivere in abitazioni ricavate spesso da grotte era lo specchio di una povertà estrema.

Oggi Matera – paradossalmente anche grazie a quella povertà – si presenta come un luogo unico al mondo. In particolare, da quando Mel Gibson la scelse per girare il film “The Passion”, Matera ha scoperto la sua incommensurabile bellezza, ed oggi è considerata come una delle mete più romantiche d’Italia.

L’area dei Sassi è sicuramente la più suggestiva della città, dove i vicoli e le scalinate si intrecciano come in un dedalo d’altri tempi, con le case-grotta e l’atmosfera magica che si respira soprattutto alla sera, quando il bianco delle abitazioni fa apparire la città come un presepe vivente.

Valsinni

Nel materano si trova questo affascinante borgo immerso nel verde. Proprio in questo luogo si consumò una delle più struggenti storie d’amore. Stiamo parlando di Isabella Morra, uccisa dalla sua famiglia perché rea di essersi innamorata di un Barone spagnolo, anch’esso ucciso per la medesima colpa.

Da visitare assolutamente, oltre al centro storico, è l’incantevole castello dove pare che il fantasma della bella poetessa continui a vagare a piedi nudi; un luogo dove romanticismo ed esoterismo si incontrano regalandovi piacevoli sensazioni.

Pietrapertosa e Castelmezzano

Sulle Dolomiti Lucane si trovano questi due graziosissimi borghi, dove le case si adagiano spesso lungo appesi costoni rocciosi. L’esperienza più emozionante da provare è il Volo dell’Angelo: una lunga planata che grazie ad un cavo d’acciaio porta i novelli Icaro da un centro all’altro.

Maratea

Molto tempo prima che Matera svelasse la sua bellezza, Maratea aveva fatto della natura incontaminata e del mare cristallino la sua fortuna. Conosciuta anche come “la Perla del Mediterraneo”, Maratea si adagia lungo 32 meravigliosi chilometri di costa (unico affaccio della Basilicata sul Tirreno) intervallati da un’infinità di baie, spiagge e grotte che lasciano senza fiato. Dall’alto, la statua del Cristo Redentore (seconda al mondo per grandezza dopo quella di Rio) domina e protegge il Porto turistico e il Centro Storico, due piccoli gioielli incastonati tra il blu del mare e il verde della natura selvaggia.

La Costa Ionica

Se a Maratea gli scogli sono i padroni quasi incontrastati delle spiagge, sulla Costa Ionica il lungo litorale sabbioso si presenta come un lunghissimo lungomare dorato. Nova Siri, Policoro, Scanzano e Metaponto sono alcune tra le località più gettonate per le vacanze estive soprattutto per le famiglie; ma questi luoghi sono famosi anche per la dominazione Greca e per la presenza di luoghi che la testimoniano, come antichi templi ed anfiteatri.

La Basilicata a tavola

Il relax e la scoperta di un territorio passano anche attraverso la buona tavola, e la Basilicata vanta prodotti di impareggiabile bontà: le olive di Ferrandina, i fagioli di Sarconi, il pecorino di Moliterno e soprattutto i famosi “Pipi cruschi” (peperoni croccanti) di Senise sono assoluti protagonisti di leccornie che vi faranno leccare i baffi quando visiterete questa terra!

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Scegliere di soggiornare ad Acaya, a due passi dal capoluogo salentino, coniuga la possibilità di rilassarsi in un luogo incontaminato nel cuore del Salento con l’opportunità di sperimentare le proprie capacità in uno dei campi da golf più curati e all’avanguardia di tutto il sud Italia.

Acaya: il fascino dei secoli lontani

Questa minuscola frazione di Vernole, a 10 km da Lecce, accoglie i visitatori con le sue possenti mura e il castello fortificato, adagiati nella quieta natura salentina.

Il suggestivo borgo medievale è uno degli ultimi esempi ben conservati di cittadella fortificata.

Costruito nel XVI secolo dalla famiglia Acaya, proprietaria del feudo, il borgo fu fortificato dall’ingegnere militare Gian Giacomo dell’Acaya, su suggerimento di Carlo V. La fortificazione si rese necessaria a seguito delle violentissime incursioni dei Saraceni, vero e proprio incubo delle popolazioni che abitavano le coste adriatiche del Tacco d’Italia. La cittadella fortificata ha pianta quadrata e i quattro angoli sono occupati dal castello e da tre imponenti bastioni, dotati di feritoie, sui quali è facile immaginare i soldati dell’epoca avvistare il nemico in avvicinamento.

Le mura, percorse da camminamenti, si stagliano contro il limpido cielo salentino, regalando l’illusione di essere stati catapultati in pieno Medioevo. Il silenzio, la quiete e il vento che fruscia fra gli ulivi concorrono a rendere Acaya il luogo perfetto per rilassarsi, fra passato e presente.

Golf fra ulivi secolari: l’Acaya Golf Club

Il presente di Acaya è ben rappresentato dall’Acaya Golf Club, progettato dal famoso Studio Americano, specialista del settore, Hurdzan-Fry.

Il campo da 18 buche disseminate lungo un percorso di ben 6 chilometri, presenta differenti gradi di difficoltà e assicura la possibilità di utilizzare tutti i 14 ferri e legni a disposizione del golfista più appassionato.

Per i fairways è stata scelta una bermuda americana che non ha difficoltà a crescere folta anche alle temperature estremamente variabili del Salento.

Questo tipo di erba garantisce la superficie migliore per la palla, permettendo in ogni situazione la possibilità di effettuare colpi precisi e puliti.

Ai lati del fairway, ben quattro tipi di festuca sono state lasciate libere di crescere e ondeggiare nel vento salentino.

Per il green, si è deciso per un misto di agrostidi stolonifere palustris, una varietà che assicura il doppio di steli nel manto erboso, rispetto quella utilizzata nella maggior parte dei campi da golf. Tutta l’area è costantemente irrigata grazie a una complessa opera di ingegneria idraulica, che permette l’approvvigionamento anche nella stagione più secca.

Per conservare l’acqua e averla sempre a disposizione sono stati creati laghetti, ruscelli e cascate, che contribuiscono a regalare all’Acaya Golf Club la sua unicità. Gli specchi d’acqua sono visibili dalla maggior parte delle buche, costituendo, a volte, dei veri e propri ostacoli da superare. Nei pressi delle buche 11 e 12 si rimane, addirittura, senza fiato davanti allo spettacolo offerto dalla meravigliosa cascata.

L’Acaya Golf Club garantisce il massimo divertimento e relax a tutti, giocatori esperti e neofiti. L’importante è studiare con attenzione le parabole di tiro, tenendo in debito conto la presenza del vento. Nel Salento il vento è una costante. Imparare a conviverci è un’arte tutta da imparare.

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