Forse è il più antico al mondo, il Carnevale di Venezia si celebra ogni anno a partire dal 1094 almeno, stando alla prima documentazione ufficiale in cui si narra di divertimenti pubblici sparsi per tutta la laguna. Più di tradizione pagana che cristiana, il Carnevale è una festa magica che trova nello scenario lagunare l’ambiente ideale. In occasione della celebrazione, Piazza San Marco diventa il più grande salotto d’Europa; le maschere incedono con passo cauto tra i turisti, mute e misteriose.
Elemento centrale del Carnevale, la maschera veneziana permetteva originariamente una sorta di livellamento verso l’alto di tutte le divisioni sociali. Veniva persino autorizzato il pubblico dileggio dell’aristocrazia e delle autorità, nella sicurezza dell’anonimato. Concessioni che erano considerate utili per allentare le tensioni sociali della Serenissima.
Venezia riscopre nel 2011 l’anima “a tema” del suo gran Carnevale. Combattuto tra suggestioni romantiche e fermenti risorgimentali, elegante in redingote e cilindro o in bustino e crinoline, è “Ottocento” il motivo guida del Carnevale 2011, in programma dal 19 febbraio all’8 marzo.
Nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, Venezia insegue la sua seducente femminilità nei richiami alle grandi eroine post-romantiche ottocentesche cui è dedicato il Carnevale, sdrammatizza in chiave popolare e giocosa gli scontri tra gli ufficiali austriaci e gli italianissimi dei Comitati per l’Unità al Regno d’Italia, si sposa di nuovo con i Veneziani, nei teatri e nei musei cittadini, in un tete-a-tete fatto di concerti, spettacoli teatrali, rappresentazioni storiche, gran balli e proiezioni cinematografiche.